Il nostro ruolo, il ruolo della Scuola così come delle Istituzioni è, e rimane, quello di formarli al meglio, dando loro le migliori opportunità. Agli Studenti che hanno lavorato e vissuto da uno a tre mesi in Spagna, Portogallo, Germania, Regno Unito, Malta, Francia e Irlanda, abbiamo cercato di dare tutti gli strumenti per trarre il massimo dalla loro esperienza; in termini di crescita personale, indubbiamente; ma anche e soprattutto in termini di competenze trasversali, consci del fatto che le hard skills non sono più sufficienti alle imprese, e devono essere accompagnate dal saper essere: saper essere proattivi, creativi, comunicativi, collaborativi, appassionati, ovvero “portatori sani” di soft skills. Lo abbiamo fatto lavorando su profili rilevanti per i settori di interesse del territorio, ovvero, internazionalizzazione, meccanica, oro/moda, enogastronomia, turismo e ambiente, cercando di sintonizzare al massimo l’esperienza professionale con tali settori di riferimento. Ovviamente abbiamo ancora molte sfide da affrontare e molte criticità da superare. Pensiamo al tema della certificazione, messa in trasparenza e validazione delle competenze acquisite; una sfida da vincere per poter parlare veramente di un mercato del lavoro europeo. Pensiamo anche al tema delle competenze linguistiche, da potenziare attraverso l’utilizzo di appropriate metodologie. Pensiamo anche al tema della comunicazione tra scuola e impresa, che rappresenta una enorme criticità, ma sulla quale, dobbiamo convenire, sono stati fatti molti passi avanti, sia grazie al sistema dei PTP (Poli Tecnico Professionali) che grazie al PCTO, ex alternanza scuola lavoro.